La realtà di chi lavora al computer per molte ore ogni giorno comporta obblighi specifici di sorveglianza sanitaria dettati dalla normativa italiana. Secondo il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/08), la figura del “videoterminalista” comprende tutti i lavoratori che utilizzano il computer (o altri dispositivi con schermo) per almeno 20 ore settimanali. Questo gruppo è particolarmente esposto a rischi specifici che riguardano sia la salute visiva che l’apparato muscolo-scheletrico. Pertanto, la legge ha previsto un percorso di controlli medici obbligatori finalizzati a monitorare e prevenire danni correlati a questa attività lavorativa.
Sorveglianza sanitaria: chi riguarda e quando è obbligatoria
La sorveglianza sanitaria è obbligatoria per tutti i dipendenti che utilizzano il videoterminale per almeno 20 ore a settimana, sia in sede che in regime di smart working. Il datore di lavoro, in accordo con il medico competente, è tenuto a:
- Valutare in modo sistematico i rischi specifici (vista e postura).
- Organizzare i controlli medici in fase pre-assuntiva per verificare l’idoneità alla mansione.
- Ripetere periodicamente i controlli, la cui frequenza è modulata in base all’età e all’eventuale presenza di prescrizioni o limitazioni mediche.
Questi obblighi si estendono anche al lavoro da remoto: non esiste una deroga in caso di attività svolta da casa, per cui la sorveglianza sanitaria rimane un diritto del lavoratore e un dovere del datore di lavoro. Per approfondire i dettagli sulle tipologie di rischio, il concetto di videoterminale è spiegato su Wikipedia.
I controlli medici prescritti dalla legge
Il percorso di monitoraggio della salute del videoterminalista si articola in diverse fasi:
Visita medica pre-assuntiva
Prima di iniziare il lavoro al videoterminale, è prevista una visita medica che valuta la funzionalità visiva e l’idoneità generale all’attività lavorativa specifica. Il medico competente può richiedere anche esami strumentali mirati se emergono dubbi riguardo la salute dell’apparato muscolo-scheletrico, in particolare della colonna vertebrale e degli arti superiori.
Controlli periodici
I successivi controlli obbligatori sono fissati in base all’età:
- Videoterminalista under 50: la visita di sorveglianza sanitaria viene ripetuta ogni 5 anni.
- Videoterminalista over 50: la visita di controllo viene ripetuta ogni 2 anni.
- La frequenza biennale si applica anche a chi, indipendentemente dall’età, abbia ricevuto negli accertamenti precedenti delle prescrizioni o limitazioni (ad esempio difetti visivi come miopia o ipermetropia).
Ogni lavoratore può richiedere in qualsiasi momento una visita medica ulteriore se si manifestano disturbi o sintomi riconducibili all’attività al computer, come affaticamento visivo o dolori muscolari.
Esami specialistici e strumentali
Oltre alla valutazione dell’idoneità generica, il medico può prescrivere:
- Esame oculistico per verificare la salute visiva e prevenire affaticamenti e riduzione della capacità visiva.
- Valutazione osteoarticolare e, in caso di sospetto, esami strumentali sul rachide cervicale e sulla postura, per escludere patologie come l’ernia discale o altre sofferenze dell’apparato muscolo-scheletrico.
In presenza di sintomi specifici, il medico può prescrivere accorgimenti particolari (pause posturali, fisioterapia, cambiamento delle modalità operative).
La documentazione, il giudizio d’idoneità e gli obblighi del datore di lavoro
Al termine della visita medica, il medico competente esprime il giudizio di idoneità o di inidoneità alla mansione. In caso di idoneità con prescrizioni, vengono indicate le misure da adottare (es.: pause frequenti, cambio postazione, esercizi di stretching), che il datore di lavoro deve garantire. Tutti i risultati, le prescrizioni e le scadenze dei controlli vengono documentati nel fascicolo sanitario aziendale e nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
Il datore di lavoro, anche in ambito di smart working, è tenuto a:
- Nominate il medico competente per la sorveglianza sanitaria.
- Garantire la frequenza regolare delle visite di controllo.
- Adottare postazioni di lavoro ergonomiche (sedie certificate, supporti da scrivania, poggiapiedi, regolazione dello schermo).
- Fornire formazione sulla salute e sicurezza e informare sulle buone pratiche di prevenzione.
I rischi specifici del lavoro al computer e il valore della prevenzione
Il prolungato uso del computer è associato soprattutto a affaticamento visivo, disturbi muscolo-scheletrici e possibili stress psicofisici. Alcuni tra i sintomi più comuni per chi lavora davanti al videoterminale sono:
- Bruciore, secchezza e arrossamento degli occhi; difficile messa a fuoco e mal di testa.
- Dolori cervicali e lombari, formicolii e pesantezza alle spalle, braccia e mani dovuti a postura statica prolungata.
- Stanchezza generale, difficoltà di concentrazione, stress correlato all’attività.
La sorveglianza sanitaria consente non solo di individuare tempestivamente i fattori di rischio e i primi sintomi, ma anche di implementare tempestivamente strategie preventive. Queste includono:
- La rotazione delle mansioni e l’alternanza di pause posturali.
- L’adozione di attrezzature ergonomiche e l’ottimizzazione della postazione di lavoro.
- Programmi di esercizi e stretching dedicati ai videoterminalisti.
- Consulenza periodica con il medico competente, importante sia per la prevenzione primaria sia per l’eventuale riabilitazione funzionale in caso di insorgenza di disturbi.
In un contesto lavorativo digitale in rapida evoluzione, rispettare questi obblighi significa non solo adeguarsi alla legge, ma garantire una migliore qualità della vita lavorativa, riducendo l’assenteismo e promuovendo il benessere nei luoghi di lavoro – sia fisici che virtuali.