Candeggina in lavatrice: ecco dove va messa per un bucato perfetto

La corretta gestione della candeggina all’interno del ciclo di lavaggio rappresenta uno dei passaggi più delicati per ottenere un bucato igienizzato, senza compromettere tessuti, prestazioni della lavatrice o la sicurezza domestica. La scelta dello scomparto giusto, il rispetto delle dosi e la compatibilità con i materiali sono fattori determinanti per massimizzare l’efficacia di questo potente agente sbiancante e disinfettante.

L’importanza della posizione nel cassetto dei detersivi

La maggior parte delle lavatrici moderne è fornita di un cassetto multi-scomparto, ciascuno contrassegnato da simboli ben precisi. In linea generale, la candeggina va inserita nella vaschetta specifica, se presente, spesso indicata dalla sigla “CL” all’interno di un triangolo. In assenza di questa indicazione, è raccomandato utilizzare lo scomparto degli additivi o quello del prelavaggio, contrassegnato solitamente dal simbolo “I”. È fondamentale non mescolare la candeggina con altri detergenti o ammorbidenti nella stessa vaschetta, per prevenire reazioni indesiderate e garantire un lavaggio ottimale.

Per i modelli meno recenti sprovvisti di un comparto apposito per la candeggina, la prassi più sicura è inserirla nello scomparto 2 o II, destinato solitamente anche al detersivo, oppure direttamente nello scomparto degli additivi, seguendo sempre le istruzioni del produttore della lavatrice.

Come usare la candeggina per un bucato perfetto

L’uso efficace della candeggina parte sempre dalla selezione dei tessuti idonei: il cotone bianco o il lino puro sono perfettamente compatibili, mentre lana, seta o capi colorati devono essere evitati per il rischio di scolorimento o danneggiamento della fibra.

Il procedimento più corretto prevede di:

  • Versare la candeggina nell’apposita vaschetta fino al livello indicato
  • Se manca la vaschetta apposita, versarla nello scomparto degli additivi, assicurandosi che sia l’unico prodotto presente in quella sezione
  • Inserire il detersivo nel suo scomparto dedicato o direttamente nel cestello, secondo le istruzioni sulla lavatrice e sul detergente
  • Se si intende utilizzare anche l’ammorbidente, evitare di miscelarlo con la candeggina. In questi casi, quest’ultima va posizionata nello scomparto del prelavaggio
  • Per la candeggina delicata, la prassi migliore richiede di utilizzarla solo in cicli che prevedano il prelavaggio. In caso contrario, si può optare per un ammollo pre-lavaggio con acqua tiepida e un tappino di candeggina delicata, oppure versare il prodotto direttamente nel cestello solo se le etichette dei capi lo consentono.

    Dosaggio, precauzioni e sicurezza

    L’efficacia della candeggina nel lavaggio dipende anche dal suo dosaggio: sono sufficienti circa 175 ml di candeggina per un carico normale, ovvero una parte ogni 30 di acqua. Utilizzare guanti adeguati durante la manipolazione, evitare qualsiasi contatto diretto con la pelle e non eccedere con la quantità, per non rischiare danni a capi e lavatrice.

    Le precauzioni fondamentali prevedono:

  • Non versare mai prodotti diversi (ammorbidente, detersivo o altri additivi) nello stesso scomparto della candeggina
  • Sciacquare a fondo il cassetto dopo l’uso della candeggina, per prevenire il deterioramento plastico e il rischio di residui sui carichi successivi
  • Non esporre il bucato trattato con candeggina direttamente alla luce solare, poiché si può verificare un ingiallimento dei tessuti
  • Rispettare sempre le indicazioni delle etichette sugli abiti e le istruzioni della casa produttrice della lavatrice
  • Il rispetto delle quantità e delle modalità di inserimento previene la corrosione delle parti metalliche della lavatrice e l’usura anticipata dei tessuti. In più, un uso scorretto potrebbe causare la persistenza dell’odore di cloro sui capi e la compromissione dell’efficacia del ciclo di lavaggio.

    Caratteristiche e principi attivi: la funzione igienizzante

    La candeggina è una soluzione di ipoclorito di sodio molto diluita, utilizzata per il suo potere sbiancante e disinfettante. In ambito domestico, il suo utilizzo in lavatrice permette di eliminare microrganismi, batteri, muffe e di neutralizzare odori persistenti, oltre a restituire brillantezza al bianco e igienizzare i capi da agenti patogeni che si possono depositare durante l’attività quotidiana (ad esempio biancheria intima, tovaglie, asciugamani, camici).

    È importante ricordare che alcuni tessuti risultano incompatibili con la candeggina, in particolare quelli colorati e quelli delicati, perché il principio attivo altera la struttura chimica dei pigmenti e delle fibre naturali.

    Per chi necessita di una soluzione meno aggressiva, la candeggina delicata garantisce un’azione più dolce grazie a una concentrazione inferiore di cloro e a ingredienti addolcenti. Tuttavia, anche in questo caso, bisogna seguire attentamente le indicazioni riportate sulle etichette e optare per i cicli di prelavaggio più blandi, evitando di combinare nella stessa vaschetta del detersivo prodotti con principi attivi diversi.

    Consigli pratici e curiosità sull’uso della candeggina

    Alcuni trucchi aiutano a sfruttare tutto il potenziale della candeggina senza rischiare danni:

  • Non esagerare con il dosaggio: una quantità eccessiva non garantisce un bucato più bianco, ma aumenta il rischio di residui sugli indumenti e nel cestello
  • Non utilizzarla a basse temperature, poiché il principio attivo perde di efficacia: meglio scegliere programmi a 40°C o superiori, se compatibili con i tessuti
  • Effettuare periodicamente un lavaggio a vuoto con un po’ di candeggina, per pulire e igienizzare anche le parti interne della lavatrice
  • Evitare la candeggina profumata sulle stoviglie o sui capi che entrano a contatto con alimenti o pelle sensibile
  • Per approfondire, la candeggina gode di larga applicazione anche nella disinfezione domestica, ma è fondamentale conoscere bene i suoi limiti e le sue potenzialità per un utilizzo davvero consapevole.

    L’igiene e la pulizia della lavatrice sono garantite quando si rispettano tutte queste buone prassi: solo così è possibile ottenere risultati perfetti, evitando che gli inconvenienti legati a un dosaggio errato o a una cattiva gestione della vaschetta compromettano la qualità e la durata nel tempo dei capi e dell’elettrodomestico.

    Lascia un commento