Quando si tratta di proteggere i propri soldi e cercare di dormire davvero sonni tranquilli, la domanda su dove sia meglio custodirli non è affatto banale. La risposta dipende da diversi fattori: l’ammontare, la tolleranza al rischio, gli obiettivi di risparmio e naturalmente il grado di fiducia verso banche o sistemi alternativi. Occorre però sottolineare che la scelta migliore, universalmente riconosciuta dai principali esperti ed enti finanziari, consiste nell’evitare di conservare grandi somme in casa e preferire soluzioni professionali e tracciabili.
Il mito del denaro sotto il materasso
L’immagine dei soldi “sotto il materasso” è ancora piuttosto radicata nella cultura popolare italiana, come retaggio dei tempi in cui la fiducia verso banche o istituti finanziari era limitata o assente. Tuttavia, questa soluzione, seppur rassicurante sul piano psicologico, presenta numerosi svantaggi pratici e rischi:
- Furto: i contanti in casa sono facilmente esposti a rischi di furto. I ladri spesso cercano denaro nel tradizionale materasso, nei cassetti o nei luoghi più comuni.
- Danneggiamento accidentale: incendi, allagamenti, umidità o altri incidenti domestici possono rovinare irreparabilmente le banconote.
- Perdita di potere d’acquisto: tenere denaro fermo non permette di proteggersi dall’inflazione, che erode il valore reale dei risparmi con il passare del tempo. Questo avviene quando il costo della vita aumenta e il denaro non investito perde valore ogni anno.
In sostanza, chi conserva denaro contante in casa rischia di vederlo gradualmente diminuire di valore, oltre a non poterlo tutelare da furti o eventi fortuiti.
Banca, cassaforte o caveau: le soluzioni più sicure
La soluzione più adottata e consigliata rimane il deposito bancario. Le banche italiane e dell’area euro sono soggette a controlli e garanzie; i conti correnti fino a 100.000 euro per depositante sono coperti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Questo significa che anche nel caso di fallimento della banca, la somma depositata (fino a tale soglia) è protetta dallo Stato italiano e dagli organismi europei competenti.
Per chi desidera ancora maggiore privacy, ci sono anche le cassette di sicurezza bancarie: queste offrono un luogo fisico (inaccessibile se non dal titolare) dove custodire cash, gioielli o documenti di valore. Tuttavia, alcune banche specificano che non sono sempre responsabili per il contenuto delle cassette in caso di eventi eccezionali come furti sofisticati o disastri naturali. Inoltre, le cassette sono vincolate agli orari di apertura degli istituti e presentano dei costi di noleggio annuale.
Alternativamente, per capitali molto rilevanti o esigenze particolari di riservatezza, è possibile scegliere le società di caveau privati. Queste strutture private specializzate offrono sistemi di sicurezza avanzatissimi (sorveglianza 24 ore, sistemi biometrici, personale specializzato e assicurazione completa). Il costo di questi servizi è generalmente superiore a quello delle cassette bancarie, ma la sicurezza e la privacy offerte sono di massimo livello.
Diversificare per ridurre i rischi
Un consiglio pratico da molti esperti è quello di non concentrare mai tutto il denaro in un solo luogo. Suddividere la somma tra più strumenti permette di limitare i danni in caso di eventi imprevisti. Ecco alcune strategie:
- Tenere una parte minima di contante in casa (solo per le emergenze immediate).
- Usare il conto corrente bancario come principale strumento per gestire la liquidità di tutti i giorni.
- Se la cifra lo consente, valutare l’uso di una cassetta di sicurezza per documenti estremamente importanti o oggetti di alto valore.
- Per capitali superiori ai 100.000 euro, considerare la suddivisione tra vari istituti o l’uso di strumenti assicurativi e di investimento.
La diversificazione non riguarda solo il luogo fisico dei soldi ma anche la forma: una parte può essere tenuta liquida, una parte può essere investita in strumenti a basso rischio (depositi vincolati, titoli di Stato, certificati di deposito), e una parte – se si è a proprio agio – in strumenti più redditizi (fondi, azioni, obbligazioni), sempre ponderando rischi e orizzonte temporale.
Strumenti alternativi per la protezione della liquidità
Oltre alle soluzioni classiche, oggi il mercato offre strumenti sempre più sofisticati per chi desidera conservare o investire i risparmi in sicurezza.
Conti di deposito e titoli di Stato
I conti di deposito vincolati, offerti da banche e istituti autorizzati, presentano rendimenti spesso superiori al conto corrente ordinario e beneficiano anch’essi della tutela fino a 100.000 euro. Sono adatti a chi può fare a meno di una parte della liquidità per periodi medio-brevi.
I titoli di Stato italiani, come i BTP, sono considerati tra gli strumenti meno rischiosi e più popolari per la protezione del capitale. Sono garantiti dal Tesoro italiano e restituiscono il capitale a scadenza oltre agli interessi maturati.
Fondi d’investimento low risk
Esistono fondi specifici progettati per ridurre il rischio al minimo e mantenere alto il livello di liquidità. Pur non garantendo il capitale come un deposito bancario, rappresentano una buona scelta per diversificare e ottenere rendimenti moderati.
Oro fisico e metalli preziosi
Molti risparmiatori puntano su beni rifugio come oro fisico (oro) e metalli preziosi, magari custoditi presso caveau indipendenti certificati, proprio per la loro capacità di mantenere valore anche in periodi di crisi o alta inflazione. Tuttavia, questo tipo di soluzione richiede una profonda conoscenza del mercato per evitare truffe o spese eccessive.
Alla luce di quanto esposto, la soluzione migliore per dormire sonni realmente tranquilli è quella di affidare i propri soldi a sistemi regolamentati, meglio se diversificando tra strumenti liquidi protetti (conto corrente, depositi), cassette di sicurezza per oggetti e documenti importanti e strumenti finanziari di basso rischio per proteggere il potere d’acquisto dall’inflazione. Il denaro liquido e fisico in casa dovrebbe essere ridotto allo stretto necessario, scegliendo nascondigli sicuri solo per emergenze reali e di breve durata. Nell’epoca attuale, la vera sicurezza è data dall’informazione e dalla consapevolezza dei rischi, più che da una vecchia proverbiale “pezza sotto il materasso”.